Il valore dei dispositivi IOT nel settore agricolo

Il mercato odierno non si basa più solo sull’Industria 4.0, ma anche sull’Agricoltura 4.0. Il settore agricolo, infatti, non è rimasto immobile a osservare i profondi mutamenti che sono stati determinati dall’Internet delle Cose, e le aziende agricole già proiettate verso il futuro hanno già iniziato a implementare sensori e ad analizzare i Big Data che vengono ricavati da questi strumenti. Al concetto di Agricoltura 4.0 si associa, poi, quello di agricoltura di precisione: esso prevede che la produttività agricola venga ottimizzata per mezzo dell’analisi dei parametri e delle informazioni che riguardano le varie attività, come le tecnologie GPS adoperate per garantire una maggiore efficienza della semina delle colture.

Ecco, quindi, che il settore agricolo ha la necessità di ricorrere alle nuove tecnologie per dare il la all’Agricoltura 4.0, fondamentale in questo momento storico per vincere le sfide che il cambiamento climatico impone. Senza dimenticare che nel corso dei prossimi tre decenni la popolazione mondiale andrà incontro a un consistente incremento. In base alle ipotesi della FAO, entro il 2050 la produttività delle imprese agricole dovrebbe crescere del 70%: un obiettivo che potrà essere raggiunto solo se l’intelligenza artificiale, i Big Data e le tecnologie dell’Internet delle Cose verranno sfruttate in maniera adeguata.

Quando si parla di ecosistema IOT si fa riferimento a un complesso di dispositivi e di sensori connessi in modalità wireless che hanno la capacità di registrare diverse tipologie di dati: questi vengono trasmessi via Internet in modo che possano essere analizzati e monitorati. Si pensi, per esempio, a come lavorano i sensori che hanno la capacità di definire le caratteristiche di un terreno. L’umidità del suolo può essere rilevata da sensori ottici che definiscono la presenza di materiale organico o di argilla; poi ci sono i tensiometri, che sono sensori meccanici attraverso cui può essere rilevato lo sforzo compiuto dalle radici per assorbire l’acqua; e, ancora, ecco i sensori elettronici, che permettono di verificare il contenuto del terreno di particolari ioni.

Un insieme tanto complesso di sensori è in grado di produrre una mole enorme di dati, ovviamente a condizione che essi siano connessi a una infrastruttura appropriata. A partire da quei dati, poi, possono essere eseguite attività di monitoring. Le informazioni possono essere visualizzate in real time, anche sul telefono, mentre le attività di data mining e di predictive analytics sono fondamentali per analizzare ogni elemento con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Per mezzo dei dispositivi IOT è possibile, tra l’altro, controllare in tempo reale le condizioni degli allevamenti, delle colture e del terreno. Con i dati che vengono ricavati, poi, è possibile implementare soluzioni di intelligenza artificiale a partire dalla quali potranno essere ottimizzate le attività di stoccaggio, di irrigazione e di semina. Insomma, in tutte le aree delle aziende agricole la produttività potrà essere aumentata.

Attraverso i dati che si ricavano con i dispositivi IOT, inoltre, è possibile provvedere alla misurazione di specifici KPI, indicatori di performance, oppure effettuare analisi di business intelligence. Ecco, quindi, che le aziende agricole smart riescono a garantirsi una riduzione dei costi, anche perché limitano gli sprechi, in virtù di un maggiore controllo sulla produzione. E non è ancora tutto, perché il costante monitoraggio dei capi di allevamento e delle colture permette di mitigare in maniera importante i rischi correlati ai parametri che vengono misurati, con un significativo miglioramento dal punto di vista del risk management.

L’IOT regala vantaggi che non si limitano unicamente alla produzione delle aziende agricola, nel senso che essi possono coinvolgere anche processi che si prestano a essere automatizzati, almeno in parte, o ottimizzati: è il caso della manutenzione predittiva delle macchine agricole, per esempio. Ancora, è possibile individuare i fattori fondamentali che aiutano a mettere in risalto la qualità dei prodotti, mentre le aziende vengono messe nelle condizioni di crescere. Non si può certo sottovalutare, poi, il risparmio di risorse: non solo l’energia, ma anche la terra e l’acqua. È molto importante ottimizzare il loro impiego, tanto in una prospettiva di sostenibilità ambientale, quanto per trarne un beneficio economico. È chiaro che allocando le risorse in maniera più efficiente si ha la possibilità di avvantaggiarsi con le economie di scopo.

I dati che vengono raccolti per mezzo dei sensori IOT consentono di rendere i processi di produzione più flessibili, soprattutto se le metriche sono sottoposte a un monitoraggio costante. Tali processi, infatti, possono essere modificati a seconda delle esigenze: se il business dovesse andare incontro a dei cambiamenti o se la produzione dovesse essere condizionata da altri fattori, questa capacità di adattamento si rivelerebbe davvero preziosa.

Un aspetto di primaria importanza nel mercato competitivo attuale è rappresentato dalla possibilità di generare il maggior numero possibile di output a un costo limitato. Nel caso delle imprese agricole, è indispensabile controllare in tempo reale metriche specifiche, visto che i fattori di rischio sono complicati da prevedere: si pensi a quelli correlati al meteo, per esempio. In un contesto in cui è bene riuscire a prendere le decisioni migliori in breve tempo, si apre la strada verso un aumento del livello di efficienza. Inoltre i dati che vengono raccolti con il passare del tempo rendono sempre più utili ed efficaci le automazioni che verranno successivamente.

Cirte per l'Agricoltura 4.0

In questo contesto CIRTE realizza automatismi per il controllo climatico, ad esempio con apertura e chiusura delle serre in automatico. Inoltre si occupa di automazioni per la gestione dell’irrigazione, la fertirrigazione e la correzione del Ph, il tutto interconnesso con sistemi di controllo remoto.

Industria alimentare 4.0

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