L’automazione industriale per il settore alimentare

Per molte industrie il 2020 è stato un anno molto complicato: anche il settore alimentare ha dovuto fare i conti con notevoli difficoltà, ma una potenziale soluzione per la ripresa sembra potersi individuare nell’automazione industriale. Secondo uno studio voluto da Unione Italiana Food e realizzato dall’Università Roma Tre, più della metà delle aziende alimentari del nostro Paese ha riscontrato durante i mesi del lockdown una riduzione della produzione, e in 1 caso su 4 il calo è stato non inferiore al 30%. Lo stesso studio ha messo in evidenza l’impatto dell’emergenza sanitaria sul settore. Secondo 4 intervistati su 10 gli effetti negativi saranno temporanei, ma nel 13% dei casi vengono ipotizzati effetti molto negativi che dureranno a lungo.

Nel novero delle preoccupazioni più rilevanti per gli imprenditori ci sono l’organizzazione del lavoro, la logistica, i processi produttivi, la materia prima, la gestione della rete vendita e il commercio con i Paesi stranieri. Il processo di automazione alimentare e la digitalizzazione dei processi possono aiutare non solo le aziende alimentari più grandi, ma anche le PMI, per altro avendo delle ripercussioni positive anche dal punto di vista dell’occupazione. Il 64% delle imprese ritiene che prima di un completo ritorno alla normalità ci sarà bisogno di tempo, mentre in 1 caso su 10 la via di uscita dalla crisi viene individuata nell’esportazione dei prodotti italiani e nell’innovazione di processo e di prodotto.

Digitalizzare i processi produttivi significa ottenere importanti benefici:

Quello alimentare è un settore che deve adeguarsi in maniera costante alle esigenze dei consumatori, le cui preferenze si evolvono nel tempo, attualmente verso prodotti tracciabili e il più possibile naturali. È evidente la crescita di interesse nei confronti di una dieta non solo salubre, ma anche consapevole ed etica: è questo il motivo per il quale i produttori hanno deciso di utilizzare in maniera più consistente la robotica e l’automazione, nell’ottica di una maggiore sicurezza igienica e di una migliore freschezza. Al tempo stesso, la tecnologia di tracciamento in tempo reale permette ai produttori di avere informazioni precise a proposito dell’efficientamento dei processi, a cominciare dalla fase di approvvigionamento per arrivare alla consegna nel mercato. Lo scopo è quello di rispondere alla richiesta dei consumatori nel modo più rapido possibile. Ma non è tutto, perché la tracciabilità consente anche di evitare eventuali problemi che potrebbero riguardare i lotti di produzione, correlati a un lungo elenco di fattori: per esempio errori di etichettatura o nel confezionamento, ma anche la scelta degli ingredienti che vengono utilizzati. Con una produzione alimentare digitalizzata, è possibile prevedere tali errori, così da annullarli in maniera rapida. Le tecnologie dell’industria 4.0 mettono le aziende nelle condizioni di individualizzare i vari componenti dei processi produttivi. questo vuol dire avere a disposizione informazioni in tempo reale, grazie al collegamento dei componenti della produzione, delle macchine e dei mezzi di trasporto, tutti muniti di sistemi integrati. Così, sarà possibile intervenire in tempi rapidi e con un approccio efficiente.

La prevenzione di possibili guasti è uno degli effetti che derivano dal ricorso alle tecnologie dell’industria 4.0, con la quale si ha anche la possibilità di ottimizzare in tempo reale il rendimento. Ne deriva una riduzione degli sprechi e dei fermi macchina, mentre l’andamento degli strumenti può essere monitorato da remoto (per esempio verificando se le macchine sono in funzione o meno). Ancora, è possibile integrare i sistemi gestionali aziendali e centralizzare le informazioni relative ai processi produttivi, così che fra il management e la produzione vi possa essere un flusso costante di dati. Questo consente di controllare la sicurezza dell’unità di produzione e il suo rendimento, ma anche il time to market dei prodotti.

Automatizzando le linee produttive è possibile limitare gli sprechi di materie prime e di prodotti, ma anche abbassare i consumi di energia. Inoltre, le tecnologie di automazione permettono di monitorare i servizi accessori alla produzione, affinché la riduzione dei consumi si accompagni a un livello di efficienza più elevato.

Se sul mercato vengono immessi prodotti sicuri e di qualità, la customer experience di chi li acquisterà è destinata a migliorare. Durante il lockdown del 2020 le aziende a dispetto delle difficoltà incontrate sono state in grado di assicurare la continuità della produzione, riuscendo a soddisfare le richieste dei clienti.

È un luogo comune che deve essere smentito quello secondo il quale l’automazione industriale è destinata a provocare una crescita della disoccupazione. Si stima, invece, che le imprese che hanno effettuato l’investimento agevolato con l’iper ammortamento sui beni materiali previsto tra il 2017 e il 2019 abbiano visto crescere l’occupazione del 7%. Insomma, le tecnologie industria 4.0 innescano effetti positivi importanti anche nel settore alimentare, con vantaggi sul medio e sul lungo periodo.

Cirte per l'industria Alimentare 4.0

In questo contesto CIRTE aiuta le aziende a diventare più efficienti e ad aumentare la velocità di produzione attraverso il monitoraggio dei processi produttivi, che così possono essere ottimizzati. Le imprese, dunque, hanno la possibilità di crescere sul piano della competitività, mentre il ricorso a processi automatizzati assicura prodotti di qualità più elevata. Ci serviamo dei sistemi SCADA per il controllo di supervisione e per le acquisizioni di dati. Alle aziende alimentari proponiamo infrastrutture energetiche, tecniche e IT adatte alle caratteristiche dei loro stabilimenti. Infine, sviluppiamo applicazioni collegate al cloud e disponibili in qualunque istante.

Industria alimentare 4.0

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